Testimonianze


TESTIMONIANZA DI UN PRIMO VIAGGIO A MEDJUGORJE

MEDJUGORJE:  UN VIAGGIO PER USCIRE DAL SONNO

Mi è stato chiesto di descrivere il mio viaggio a Medjugorje e di testimoniare la mia esperienza fatta in questo pellegrinaggio. Credo che prima sia necessario sapere un po’ di storia sui fatti che dal 1981 avvengono in quel piccolo paesino della Bosnia-Erzegovina.
Tutto inizia il 24 giugno del 1981. Sei piccoli ragazzi quel giorno, sulla collina chiamata Podbrdo adiacente al loro paesino, vedono per la prima volta un Donna giovane dal volto sorridente e luminoso sospesa a circa 30 centimetri da terra, che si presenta loro dicendo:”Io sono la Vergine Maria, Regina della Pace”.
I sei ragazzi Jakov, Ivan, Ivanka, Marija, Mirijana e Vicka da quel giorno in poi diverranno i sei veggenti stabili ed avranno apparizioni periodiche che si ripetono a tutt’oggi.
A loro viene assegnato il compito di divulgare i messaggi dati dalla Madonna, per la conversione del mondo intero. Inoltre a quasi tutti loro la Madonna rivela dieci segreti su eventi che dovranno essere rivelati al mondo tre giorni prima che accadano. In particolare il compito è stato affidato a Mirijana, alla quale La Regina della Pace ha consegnato una pergamena dove sono riportati i dieci segreti. Chiaramente sulla pergamena riesce a leggerli solo la veggente, gli altri, i pochi che hanno potuto vedere la pergamena, su indicazione della Madonna stessa, non riescono a leggerci nulla. La pergamena è stata anche analizzata da un laboratorio scientifico di Zagabria che ha attestato che non esiste sulla terra un elemento simile e per cui non è classificabile quanto al materiale di cui è composta.
Questo è quello che accade ed è accaduto in quel piccolo paesino al di là del mare adriatico ed esiste una infinità di bibliografie, sia su carta che su internet, per sapere tutto quello che riguarda il fenomeno Medjugorie in maniera più approfondita. Consiglio proprio a chi è più scettico di leggere qualcosa a riguardo prima di emettere giudizi dettati dalla propria pseudo-sapienza.
Erano anni che volevo andare a Medjugorje, e mi vergogno un po’ a  dirlo, ci volevo andare non tanto come pellegrino credente ma come stupido scettico in cerca del trucco da smascherare con l’ausilio di tecnologia e di un grande bagaglio di sapienza orientale e non, ottenuta con tantissimi anni di studio nel pianeta di svariate discipline esoteriche.
Si perché, devo dire che, ho impegnato i migliori anni della mia vita alla ricerca della verità, di quella verità che ero convinto ci fosse nascosta, specialmente dalla Chiesa, per il mantenimento del potere. Per fare ciò ho praticato molte discipline quali il ReiKi, lo Yoga, la Meditazione Trascendentale, le Arti Marziali, la Pnl detta Programmazione neuro linguistica. Mi sono molto interessato all’agopuntura, ai fiori di back, all’omeopatia, alla cristalloterapia, alla cromoterapia, alla telementazione, all’antroposofia, a tutte quelle discipline e scienze che hanno come elemento fondamentale l’aspetto vibrazionale dell’essere. Sono stato seguace di grandi personaggi come Rudolf Steiner, William Walker Atckinson, Gustav Roll, Hulda Clark ecc., ed ho praticato sempre i loro insegnamenti e le loro discipline per provare, scientificamente, che Gesù è esistito veramente non in qualità di Dio fatto uomo, bensì in qualità di Gran Maestro venuto sulla terra ad insegnare agli uomini a riscoprire la parte Divina nascosta in ognuno di noi. Ho lavorato molto sul desiderio-forza e la volontà-potenza in sostanziale e latente possesso di ogni essere umano ed ho cercato di aiutare le persone a riscoprire la esclusiva regalità del proprio mondo, cioè ad essere Re del proprio regno senza permettere a nessuno di ostacolare la personale individualità. Facendo questo ed essendo supportato da esperienze con esito riuscito positivamente ho “aiutato” molte persone ad acquistare autostima, forza in se stessi, carattere forte e incorruttibile, tutto con l’ausilio del potere della propria mente. Ho perfino adottato, come regola principale, quasi come un comandamento, frasi del tipo: “Gli altri ti fanno solo quello che tu gli permetti di farti” oppure, come indica la PNL, “IO SONO”. In questo caso addirittura ho voluto fare di più, perché ho sempre ritenuto che non basta “ESSERE” solamente per vivere in questo mondo, ma bensì bisogna essere il migliore, per cui “IO SONO….IL MIGLIORE”. Queste cose le ho adottate, ed ho aiutato ad adottarle, in tutti i campi della vita. Ho trattato tutte le relazioni come se fossero affari, e negli affari non ci sono mai due persone che guadagnano. Uno fa l’affare, l’altro fa fare l’affare e perde qualcosa, ed io ho cercato sempre di non perdere mai niente a discapito degli altri. Come fanno un po’ tutti, nelle relazioni, specialmente nelle città. Nel mondo di oggi tutti, compreso io, vogliono “SEMBRARE” di più degli altri, tutti vogliono far vedere di avere di più. Lo si fa con le parole, con i vestiti, con le automobili, con le case, con le vacanze, con il telefonino e con tutti gli accessori possibili ed immaginabili. Questo è importante oggi, far vedere di avere le cose migliori, di essere all’avanguardia rispetto agli altri, magari non sapendo neanche come pagarle le cose che usiamo come maschera, dettaglio poco rilevante, purchè sembriamo migliori e diversi da quello che realmente siamo. Non ci interessa più di tanto quello che sono gli altri, l’importante è che noi sembriamo migliori. E questo vale per tutti, non solo per me, specialmente per chi leggendo queste parole non si rispecchia in questi concetti. Caro lettore leggi bene nel tuo cuore e non nella tua mente e scoprirai che sei molto diverso da quello che vuoi far credere……..
Comunque, con questo modo di essere “NORMALE” e con le curiosità anche a livello scientifico, ho affrontato il mio primo viaggio a Medjugorje con un gruppo di pellegrini con partenza da Roma accompagnati da una cosiddetta guida spirituale. Un frate conventuale che ci ha accompagnato per tutto il viaggio. Viaggio fatto in pullman da Roma ad Ancona per poi prendere il traghetto fino a Spalato e continuare sempre con lo stesso pullman fino al paesino di Medjugorje. Fino a qui tutto normale, per me, una delle tante gite chiaramente fatte con un animo da turista e non certamente da pellegrino. Arrivato a Medjugorje mi sono reso conto subito che non c’era molto da vedere, essendo un paese che originariamente contava poco più di 400 abitanti. Guardo intorno e vedo la Chiesa, una via principale con qualche decina di negozietti di articoli religiosi e poi solo colline piene di sassi. Mi sono chiesto cosa avrei fatto per cinque giorni in quel posto. Appena arrivati ci hanno accompagnato in albergo e anche lì, da buon essere umano, ho constatato che c’era molto da dire sul fatto che si potesse chiamare albergo. Una camera piccola, al terzo piano senza ascensore, un bagno piccolo e scomodo e senza bidè, senza televisione, e soprattutto senza aria condizionata (cosa quasi inconcepibile il 28 agosto della scorsa estate con un caldo più afoso e umido del nostro). Praticamente volendolo classificare come da noi anziché dargli delle stelle, all’albergo potevamo dargli solo “una candela”. Poi arriva il pranzo e pure qui ci sarebbe stato da aprire un tavolo di dibattito. Abbiamo mangiato addirittura cucina stile italiano, dato che lo “shef” è venuto in Italia ad imparare, ma non sappiamo cosa abbiamo ingerito.
BENE…..tutto è cominciato bene, pensavo…….
Mi sorprendevano però due cose: guardavo gli altri del mio gruppo e vedevo la maggior parte di persone che erano sorridenti, gioiose, allegre e mi chiedevo quale fosse il motivo vero che le rendeva così; l’altra cosa è che mi sentivo strano, non riuscivo a capire come, ma mi sentivo come ovattato nelle orecchie, un po’ intontito, frastornato. Ho dato la colpa al viaggio, alla stanchezza, al caldo e non ho dato più molto peso allo stato di torpore che mi avvolgeva. È cominciato così il mio soggiorno a Medjugorie.
Ho partecipato, insieme al gruppo, a tutte le cose previste dal programma: la salita sulla collina delle apparizioni con relativo Rosario, le messe in italiano nella parrocchia, la Via Crucis con arrampicata sul Monte Krizevac, la visita alle comunità di aiuto sia per orfani che per anziani e per i tossicodipendenti, la partecipazione all’apparizione della Madonna a Mirijana sulla Croce Blu e poi tanti momenti di preghiera. Tutto questo fatto con occhio critico e carico di curiosità. Ho osservato tutto quello che succedeva intorno a me, tutto quello che i pellegrini facevano di apparentemente strano e cercavo di capire quale fosse stato il motivo che li spingeva a fare delle cose alle volte molto assurde. Ho visto e giudicato persone che si accingevano a salire sui due monti Sacri a piedi scalzi, infliggendosi delle pene martorianti ai piedi, dato che sembrava scomodo e molto difficoltoso farlo con gli scarponi da montagna. Mi sono chiesto molte volte: perché il bisogno di tanto protagonismo? Con alcune di queste persone ho anche cercato il contenzioso, chiedendo, in maniera sicuramente arrogante, il motivo di tali comportamenti. Per fortuna, dico oggi, non ho avuto nessuna risposta.
I giorni passano e le sensazioni strane aumentano, ma non riesco a capirle. Capisco solo che lì l’aria è diversa. In quel periodo c’erano a Medjugorje quasi ventimila persone ed era come se ce ne fossero solo cento. Nessun baccano, nessuno che parlava a voce alta, nessun agente di polizia e della sicurezza in giro, nessuna discussione, niente, come se fosse tutto ovattato. C’erano un grandissimo numero di sacerdoti che confessavano in tutte le lingue del mondo ed una infinità di gente, di tutte le razze, che faceva file di molte ore aspettando il proprio turno di confessione senza fare un fiato, rispettando le file. Sto parlando di migliaia di persone, tutte accalcate fuori dalla Chiesa, in fila, che sembrava non ci fossero. Una cosa alla quale non siamo abituati, dall’effetto stranissimo, quasi come se ci fosse stato il vuoto.
Sensazioni, parlo di sensazioni strane che non riuscivo a capire e che si susseguivano in maniera continua in ogni cosa che facevo.
Non mi sono reso conto subito, ma con quel silenzio e quel vuoto apparente, erano sempre di più i momenti che mi ritornavano alla mente molte vicende del mio passato, apparentemente dimenticate e mai risolte e capite. Piano piano, in ogni cosa vissuta che mi veniva nel pensiero, riuscivo a vedere, come se fossi stato un osservatore esterno, quale era il motivo animante quella esperienza negativa. Parlo di quelle situazioni che viviamo negativamente e di cui non riusciamo a vedere e a capire il significato e la motivazione che le genera. Siamo sempre portati ad incolpare il nostro prossimo nei rapporti che finiscono o che finiscono male. È come una sorta di autodifesa, quando non capiamo cosa è successo, di chi è la colpa, siamo portati a giudicare e condannare senza metterci in discussione. Caro amico che leggi, questo vale per me ma anche per te, indipendentemente da quello che diamo come spiegazione in nostra difesa. Agli altri si può dire tutto quello che vogliamo, si può mentire anche inconsciamente, ma a noi stessi no….. al nostro cuore no, dentro di noi, magari in fondo in fondo non possiamo mentire.
Questi momenti di riflessione, man mano che passava il tempo, aumentavano ed ho avuto come la sensazione che ci fosse qualcuno alle mie spalle che mi suggeriva le cose e che mi faceva vedere che, in ogni situazione, io non ero assolutamente esente da colpa, anzi in quasi tutte le vicende sono stato sempre attore protagonista dal punto di vista della responsabilità. Nella vita, nell’amore, nel lavoro, nelle amicizie, in tutti i campi. Ho sempre incolpato gli altri o perlomeno gli ho sempre dato la maggior parte delle colpe, e la cosa strana è che questo era valido in tutte le situazioni. Ho passato una vita intera ad autogiustificarmi, a dare delle scusanti valide ai miei comportamenti, anche se alle volte psicologicamente violenti, giustificando tutto con la legge della giungla: morte tua, vita mia….
Passano i giorni e passa, piano piano, la sensazione di rabbia interiore che mi accompagna da tantissimi anni. Quel risentimento verso le persone, che additavo come colpevoli nelle mie esperienze, svanisce in un attimo, come se non fosse mai esistito. In tutto questo sono sicuramente anche stato aiutato dalle molte catechesi che la nostra guida spirituale, un certo Padre Massimo, ci ha costretto, in maniera molto subliminale, a seguire. Il suo argomento scelto per queste catechesi è stato il PERDONO…….
Devo dire che, anche se all’inizio l’ho attaccato in maniera molto cruenta, quel suo modo di parlare del perdono e l’assenza di condizionamenti vibrazionali esterni, cioè essere in un luogo con i cieli aperti, ha cambiato il mio modo di vedere e sentire le cose. È come se mi fosse stato tolto un velo davanti agli occhi. Con una voce interiore che non sono mai riuscito a sentire prima e che ora mi accompagna in ogni momento della giornata. Ho scoperto la soluzione di tutti quei rebus della mia vita ma non solo. Ho cominciato a vedere le cose in modo diverso e soprattutto ad affrontarle in modo diverso. Ho abbandonato quella maschera che ho sempre portato, e che noi tutti portiamo, e sto cercando di essere quello che realmente sono e non quello che vorrei far sembrare di essere. Stò portando fuori allo scoperto tutte le mie debolezze, i miei difetti, le mie paure, senza vergogna, senza paura di essere giudicato, deriso, offeso. Far vedere agli altri quello che veramente sono, in maniera leale e sincera. Questo modo di essere mi ha aiutato a cambiare tutte le relazioni, sia vecchie che nuove. Nelle relazioni vecchie vado incontro, senza timore, a critiche e giudizi e perplessità, specialmente da parte dei miei figli, della mia famiglia, che conoscevano molto bene il vecchio me. Nelle relazioni nuove ho cominciato a vedere il bello che c’è nelle persone indipendentemente sia dall’aspetto fisico, che è stato sempre di primaria importanza nella mia vita, sia dall’aspetto economico e culturale. E la cosa più importante è che ho smesso di giudicare, argomento nel quale sono stato sempre un campione, sia gli altri ma soprattutto me stesso.
La mia vita è cambiata, ho trovato, in un attimo, il coraggio di cambiare quelle cose che mi costringevano a stare male da moltissimi anni e che non riuscivo a fare. Ho cancellato più di cinquanta anni di sofferenza interiore ed ho cominciato a gustare una stranissima e bellissima sensazione, che posso sicuramente chiamare gioia, mai provata prima. Questa sensazione da una serenità indescrivibile che ha azzerato in me persino la paura della morte. Ho scoperto di avere accanto qualcosa di vivo e che sicuramente mi ama, mi guida, a volte mi rimprovera, ma sempre con amore. Con questa cosa al mio fianco non ho paura più di nessuna situazione, di nessuna persona. È come se avessi uno scudo oltre che un buon consigliere. Credo di poter dare a tutto questo un nome, Gesù, che sento costantemente vivo e presente accanto a me. Lo trovo in molte cose ed in altre ancora mi sforzo di vederlo, ma so che c’è. Ho appena iniziato un nuovo cammino, una nuova vita, e ho molta strada da fare, ma non mi preoccupo più perché so che non sono solo…….. non lo sono mai stato, ma non l’ho mai capito, come tutti noi che alle volte, nella vita, cadiamo in situazioni che ci sprofondano nel panico, nell’angoscia più terribile, lasciandoci inerti e pietrificati in apparente assenza di vie di scampo. Questo succede perché pensiamo di essere soli e alle volte ce ne convinciamo profondamente………SBAGLIATO………apri gli occhi, amico mio, ascolta il tuo cuore e quella vocina nella tua testa, che costantemente ti accompagna nel tuo cammino. Osserva quante volte quella vocina ti consiglia di fare delle cose e tu invece ne fai altre…..che poi risultano sbagliate…..e fra te e te poi dici: se avessi dato retta alla prima cosa che mi è venuta in mente…… quella vocina è il tuo cuore e nel tuo cuore c’è impressa l’immagine di Dio.
So che ora, leggendo queste parole, starai pensando che forse non sto tanto bene….. non importa quello che pensi di me, l’importante è quello che pensi di te, e tu lo sai bene come sei, a te stesso non puoi mentire. Getta la tua maschera e ascolta chi ti è vicino. Scoprirai quanto è bello vivere, anche nelle difficoltà, anche nei problemi fisici, anche nella sofferenza. Se ti abbandoni tra le braccia di chi ti è vicino, vedrai lo splendore della tua vita, del tuo essere e degli altri. E chiunque sei, capirai che sei un pezzo unico su questo mondo e non sei venuto su questa terra solo per fare ombra…..ognuno di noi, importante e non, ricco o povero, bello o brutto, sano o non, è venuto su questa terra per svolgere una funzione importante…..non ce ne è una più importante di un’altra…..sono tutte di pari importanza. La cosa essenziale è che tu scopri la tua e la svolgi.
Io sto cercando di capire quale è la mia di funzione in questo mondo, e so che la troverò e non mi scoraggio perché, io, ora so di non essere solo. Come diceva Einstain “Dio non gioca ai dadi, non va a fortuna, fa solo cose esatte”, credo che avesse proprio ragione, tutto quello che è giusto succede…..anche se alle volte è diverso da quello che noi vorremmo……ma sicuramente è giusto per noi.
Tutto questo cambiamento è avvenuto dopo il mio ritorno da quel viaggio a Medjugorje e devo dire che, anche se nella mia vita passata non ho mai dato peso alla Santità della Madonna, questa volta devo ringraziarLa per la sua intercessione. Io non l’ho vista, durante l’apparizione a Mirijana, ma oggi posso dire di averla sentita veramente nel cuore.
Dopo sette mesi dal primo pellegrinaggio ci sono tornato ed ho vissuto tutto in maniera più profonda e, senza che lo spiego, sono salito sulla collina delle apparizioni a piedi scalzi, per ringraziamento, e sono ritornato ancora più carico di gioia, una gioia che non ha parole per essere descritta, non esistono termini per spiegarla e so che ci tornerò ancora. Lo consiglio a tutti, anche a te specialmente se sei scettico e se queste mie parole ti hanno lasciato perplesso, prova ad andare una sola volta a Medjugorje, magari solo come turista, e ti renderai conto come quel posto sia Divino e capirai, anche se non la vedi, che in quel luogo sei sotto il manto della Madonna. Che ti costa fare la prova? Di sicuro male non ti fa, al limite avrai conosciuto un bel posto che comunque vale la pena di vedere.
Invito tutti ad andarci perché lì ho capito che ognuno di noi porta sulle spalle una propria Croce, chi più grande chi più piccola, siamo tutti crocifissi. Il problema non è quello di avere una Croce, bensì di capire perché ce l’abbiamo. Ho capito che la croce che portiamo l’abbiamo costruita noi con le nostre mani, con le nostre paure, con le nostre insoddisfazioni, con le nostre frustrazioni, con il nostro modo autodidatta di guardare il mondo. E so che se siamo stati capaci di costruirla, possiamo smontarla pezzo per pezzo con le nostre stesse mani. Basta la volontà di essere…..e non il bisogno di sembrare. Se nella vita c’è un problema, esiste anche la sua soluzione giusta, e come ho già detto la soluzione giusta quasi sempre differisce da quello che noi vorremmo……ma è la cosa giusta per noi che conta, anche se fa soffrire. La sofferenza su una cosa che è giusta per noi, ci spiana e ci semplifica la strada nel futuro.
Ho sempre pensato di essere sfortunato nella vita, tante delusioni e fallimenti, una dopo l’altra, fin dai tempi di cui ho memoria. Oggi ho capito che sono stato l’uomo più fortunato del mondo perché in ogni situazione che ho sofferto, che non è andata come volevo, sono stato aiutato a non cadere ancora più giù, con l’amore di chi è più grande e che confermo, in maniera inesorabile, non ci abbandona un solo istante della nostra vita. Con noi, il Nostro Dio, si comporta come un dolcissimo e severo genitore, E’ proprio un Padre, come dovremmo fare noi con i nostri figli, quando fanno qualcosa che non va li puniamo……e così fa Lui, quando la nostra la nostra mente architetta qualcosa che non va bene per noi, anche se noi siamo convinti del contrario. È una azione naturale e se ci sforziamo un pochino a capire ed osserviamo la cosa senza i nostri paraocchi, cioè con una visuale più ampia, ci accorgiamo che quello che succede è giusto……
Un’altra cosa che sto piano piano imparando a conoscere, è la speranza. È un termine molto astratto nel mondo ma così concreto nel cuore…..dalla speranza arriva la serenità nel cuore, e qualsiasi cosa accade, anche se è apparentemente negativa, sai che può cambiare e se sei convinto di questo, lasci la porta del cuore aperta e permetti al tuo Dio di entrarvi e di aiutarti a cambiare le cose.
Ci sarebbe molto ancora da dire ma credo di aver esaurito lo spazio a disposizione. Dico solo una ultima cosa e la dico a te, che sei arrivato fino a questo punto della lettura. Anche se non sarai d’accordo su quello che ho detto, ricordati, che la tua vita non è tanto diversa dalla mia e che soprattutto il tuo Dio non è diverso dal mio……pensaci…..non devi darmi ragione devi solo capire e capirti. Se riuscirai a farlo, vedrai che benedirai ogni giorno della tua vita, per quanto brutta ti possa sembrare e ti consiglio, con tutto l’amore che sto iniziando ad avere nel cuore, di andare in quel posto con i Cieli aperti….Medjugorje….e permetti, alla Santa  Regina della Pace, di aiutarti ad uscire dal sonno……..
Concludendo mi sento in obbligo di ringraziare le persone che mi hanno aiutato, anche involontariamente, a svegliarmi dal sonno del mondo. Ringrazio Licia che mi ha accompagnato a Medjugorje, ringrazio Padre Massimo che è stata la mia prima guida spirituale anche se all’inizio non lo sapevo, ringrazio il nostro Parroco Don Giovanni che mi sta aiutando moltissimo nel periodo di apprendistato in questa nuova vita, ringrazio Alessandra che da sempre ha avuto la speranza che questo accadesse anche combattendo per molti anni con la bestia che era in me. A tutti loro mi sento, debitore, e con la gioia che ho nel cuore dico: “GRAZIE DI ESISTERE”.

                                                                                                Roberto



Una piaga moderna, la pornografia!

Un amico sacerdote che viene spesso a Medjugorje ha ricevuto una particolare grazia di aiutare le anime a confessarsi bene. Ci ha condiviso questa testimonianza molto illuminante.
Una coppia lo va a trovare perché loro figlio di 7 anni non sta affatto bene. E’ sempre stato in ottima salute e bravissimo a scuola, ma da un po’ di tempo tutto crolla! Il bambino è sempre malato e nessuno dei numerosi medici consultati capisce cosa abbia. Inoltre i suoi voti a scuola sono diventati pessimi, è come se avesse perduto qualsiasi motivazione e perfino la capacità di lavorare. I genitori, molto preoccupati, assieme al bambino hanno consultato diversi esorcisti senza alcun risultato. Affranti, arrivati dal nostro amico, gli chiedono di parlare con il bambino, ma il sacerdote chiede loro di lasciare fuori il figlio, perché desidera prima parlare con i genitori. Dopo alcune domande di carattere generale sulle loro abitudini ed atteggiamenti a casa, il sacerdote scopre con stupore che da qualche tempo, attraverso DVD e altri media, i genitori si erano dedicati alla pornografia, quando il figlio non era con loro. Consideravano questa attività come una distrazione. Praticamente ne sono diventati dipendenti come da una droga.
Il sacerdote esclama:
"Ma che fate? Non sapete che agendo così commettete un grave peccato? Voi aprite la porta al diavolo e gli permettete di entrare nella vostra casa, gli permettete di attaccare la vostra famiglia! Attraverso la pornografia Satana distrugge i matrimoni!". Rivolgendosi all’uomo gli dice: "Tu sei il padre, il capo della tua famiglia secondo Dio, ma agendo così tu perdi la ‘grazia di stato’ e distruggi quello che ti è stato affidato!". Rivolgendosi alla donna le dice: "Ti rovini e rovini lo sguardo di tuo marito su di te! In effetti allontani tuo marito! E vi stupite che vostro figlio sia malato, schiacciato? Lui sta pagando molto caro il vostro peccato. Smettete subito! La pornografia fa ammalare la famiglia!".
Per fortuna questa coppia ha accettato di abbandonare questa perversa abitudine ed hanno buttato via tutti i loro documenti porno. Subito, senza ricorrere a medici o psicologi, il bambino è ritornato sano e allegro, ed anche motivato a scuola ... E’ come rinato, era tempo! Questa coppia ora è ben convinta e può testimoniare ad altre famiglie in pericolo.(Durante i tanti anni di ministero, questo sacerdote ha anche notato che nella coppia in cui l’uomo si dedica alla pornografia, spesso la donna soffre di gravi disturbi ginecologici. A questo sacerdote è stato chiesto da Roma di scrivere un rapporto sulla sua esperianza, come aiuto agli esorcisti).


Io laico nel mondo di oggi

L'uomo è un eterno sognatore, sogna il suo futuro, il suo successo, le sue mete... e qualche volta i sogni si realizzano. Ci si accorge però, che la realtà raggiunta, non è mai uguale al sogno e le inquietudini che accompagnano l'uomo rimangono sempre più radicate nella speranza che vengano un giorno dissipate da altri sogni.
E' quello che ho provato io, dopo aver visto realizzato il sogno ed aver raggiunto il successo come compositore di "canzoni" che sono spesso arrivate ai primi posti nella classifica dei dischi più venduti: vedi (Chitarra suona più piano, Perdere l'amore ecc...ecc...).
Credevo di aver finalmente realizzato me stesso e di potermi così sentire appagato; scoprivo invece la necessità di altri sogni, altri desideri, altre mete da raggiungere. L'inquietudine e le problematiche che avevo prima del successo, erano le stesse anche dopo il successo (pur se con qualche lira in più). Ho scoperto allora che la grandezza dell'uomo e la sua destinazione, mal si confà con le misere prospettive messe a disposizione dagli uomini. Ho scoperto che siamo destinati come figli di Dio ad essere i padroni dell'universo (qualcuno ci disse: sarete dei); l'unico sogno infatti che realizzato non deluderà la grandezza dell'uomo, sarà "L'incontro con Dio".
Intorno a me ho avvertito però un mondo, una ideologia, un cammino verso tutto ciò che non era Dio. Mass-media di ogni tipo (TV, cinema, giornali, pseudo-intellettuali e conferenzieri tronfi, accaniti ed impegnati a negare e a combattere Dio, cercando di depistare l'uomo verso ideali fasulli e paradisi artificiali inesistenti.... se potessero gli strapperebbero l'anima (tolto Dio, tutto diventa Dio).
"La situazione nella quale vive l'uomo contemporaneo, dice il Papa, è caratterizzata da una vasta e complessa condizione di schiavitù in campo morale. Il peccato dispone oggi di mezzi di asservimento delle coscienze ben più potenti del passato. La forza contagiosa delle proposte e degli esempi cattivi può avvalersi dei canali di persuasione offerti dalla multiforme gamma dei mezzi di comunicazione e di massa".
E' da qualche anno che una catena di giovani ha cominciato a presentare la sua protesta, anche se in modo sbagliato, contro un mondo che ha tolto loro ogni speranza ed ideale.
E' per tutte queste riflessioni e tantissime altre, che ho cominciato a mettere in musica questi miei pensieri.
Ho cantato l'ambiguità di un mondo che fà finta di promettere la vita e regala la morte (sia ben chiaro, attraverso leggi ben definite e con il consenso referendario)Promette giustizia e poi propone di togliere dalle scuole e dai luoghi pubblici il Crocifisso, che è il simbolo della Giustizia, negando così anche verità storiche e tradizione. Promette libertà e ci offre l'abbattimento dei tabù sessuali e films a luci rosse, realizzati con contributi statali. Diventa umanitario, e invece di preoccuparsi degli anziani abbandonati negli ospedali e nella solitudine delle loro case, si preoccupa di creare ASL e pensioni per cani e gatti, regalando ai vecchi una proposta di Eutanasia e ai malati di mente la "Guarigione", gettando così nella disperazione migliaia di famiglie.
Dopo aver fatto questa piccola analisi (da sola già spaventosa), ho cominciato a cantare questa mia protesta sulle piazze, nei teatri e nelle scuole, procurandomi così una "Interpellanza parlamentare". La mia meraviglia però è stata grande nel vedere tanti giovani pronti ad accogliere queste mie riflessioni per farle proprie.
I giovani hanno sete di Dio... il mondo ha sete di Dio ed aspetta solo qualcuno che abbia il coraggio di proporglielo nella sua vera veste senza imbonimenti e addolcimenti parrocchiali... di solito gli Atei sono degli innammorati delusi
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                                                                    Marcello Marrocchi (Cantautore)


Testimonianza: "Ero un medico alternativo"

Questa testimonianza viene da un medico che, per anni, ha praticato la medicina alternativa, giungendo infine ad essere sommerso da molti problemi spirituali. Era molto convinto di ciò che faceva, tanto da considerare ogni possibile critica fatta "con i paraocchi". Infine un giorno ebbe occasione di rendersi conto della propria situazione. Questa testimonianza andrebbe letta con molta attenzione, per poi rifletterci sopra:

Sono un medico generico convenzionato presso l'A.U.S.L. n. 10 di Camerino ed ho praticato per sette anni la medicina orientale (Agopuntura, medicinaayurvedica e shiatsu). Devo innanzitutto precisare che la motivazione che mi ha spinto a praticare queste discipline orientali non consisteva tanto nell'interesse economico, quanto nella curiosità, nel desiderio di conoscenza senza confini, che si accompagnava ad un altrettanto illimitato desiderio di onnipotenza.
All'inizio del corso medico mi veniva spiegato il concetto di "Medicina Olistica" (il medico orientale è un "tuttologo", cioè un terapeuta che cura tutte e tre le componenti dell'uomo: spirito, anima e corpo). Durante le lezioni tenute da colleghi specialisti nelle varie branche della medicina occidentale, mi sorprendeva però vedere come si passasse facilmente da un piano puramente scientifico ad un piano appartenente al campo della parapsicologia. Ciò suscitava in me, naturalmente, vivaci reazioni di protesta, accolte dal corpo docente con noncuranza.
Ad esempio: un giorno mi arrabbiai perché si doveva partecipare ad una esercitazione sui poteri della "piramide". Qualcuno dei discenti avrebbe dovuto fare da cavia collocandosi sotto una piramide lignea per sperimentare l'effetto "terapeutico" di tale oggetto su una qualche affezione del proprio organismo. Naturalmente la piramide in questione doveva avere le stesse dimensioni scalari della piramide di Cheope, sul conto della quale esiste una risaputa tradizione magica ed esoterica, più che "terapeutica".
Andando avanti con gli studi ho tuttavia dimenticato, o meglio, sminuito, l'importanza di certi episodi come questo della piramide e di certi atteggiamenti, di un docente in particolare, che una volta, durante un'altra esercitazione, con la semplice "energia del pensiero" riuscì a condizionare il tono muscolare dei miei arti superiori.
Ricordo che ero disteso sul lettino da visita e l'insegnante di kinesiologia applicata (disciplina che valuta il tono e la forza di vari muscoli del corpo in relazione ai cosiddetti "meridiani" della medicina tradizionale cinese), non avendo a disposizione rimedi omeopatici del caso in questione si limitò a pensare all'azione di tali rimedi. Fu sufficiente questo comportamento perché le mie braccia acquistassero e perdessero completamente la forza muscolare durante i vari test kinesiologici.
Agopuntura ed Omeopatia sono medicine energetiche accomunate cioè dall'energia vitale o "Qi". Nella mia testa era purtroppo invisibile la sottile ragnatela dell'Occultismo in cui ero rimasto intrappolato e le cui maglie sono rappresentate dalla Pranoterapia, dalla Magia bianca, rossa, o nera, dalla radioestesia (uso del pendolino), dalla chiromanzia, ecc. Anzi, pensavo con orgoglio che l'Agopuntura e l'Omeopatia avessero una connotazione scientifica, che le differenziasse nettamente dalla Pranoterapia e da realtà simili alla Pranoterapia, come la radioestesia.
Rimanevo tuttavia perplesso di fronte al fatto che sia l'Agopuntura sia la Pranoterapia sfruttassero il prana, che altro non è che la traduzione sanscrita del termine cinese Qi. Mi rassicurava il passaggio delle Qi attraverso i meridiani, che, mi era stato insegnato, avevano una ben precisa collocazione anatomica. In seguito però la realtà anatomica di questi vasi cosiddetti energetici mi risultò del tutto infondata, e soprattutto mi risultò infondata la miriade di tecniche che conducevano ad uno stesso punto di approdo: la guarigione del paziente od il suo "sentirsi meglio" ("you will be better" è appunto il motto della kinesiologia moderna).
Dal punto di vista puramente epistemologico devo allora ammettere che tutta la medicina orientale e in generale tutta la medicina cosiddetta energetica o bioenergetica è medicina non scientifica, in quanto non dimostrabile o meglio, per dirla con Karl Popper o Dario Antiser (sostenitori della moderna epistemologia) non falsificabile. Si tratta cioè di discipline che per la loro stessa natura non possono essere sottoposte al vaglio del metodo cartesiano.
In ultima analisi non sono paragonabili alla scienza, ma alla ideologia, cioè ad una realtà inconfutabile e dogmatica. Per questa loro stessa natura si pongono quindi sullo stesso piano del Cristianesimo, con il quale sono peraltro in completa antitesi.
Riprendo la trattazione delle "crepe" del tessuto complesso della cosiddetta medicina alternativa. Chiarita la pseudo scientificità della medicina orientale e di gran parte della medicina alternativa in generale, mi soffermerò ora sulla connotazione profondamente anticristiana di tutte le tecniche e discipline ispirate al concetto di bioenergetics o energia vitale. Quest'ultima chiamata, come ho già accennato, "Ki, o "ai", o "Prana", è strettamente ancorata alla filosofia del Taoismo, che nega ogni forma di trascendenza, facendo confluire tutta la realtà nel concetto del Tao, in cui scompare ogni distinzione fra bene o male.
A questo proposito nel Taoismo si può riscontrare la stessa dialettica del materialismo storico di Marx e Engels. Infatti morale cristiana e morale illuminista non solo convivono nello stesso concetto di Tao assoluto, ma trapassano gradualmente l'una nell'altra senza una netta linea di confine. Questo spiegherebbe la corruzione morale di chi si dedica alla medicina esoterica e bioenergetica.
Personalmente ho sperimentato l'antitesi netta tra la mia etica di cristiano e le discipline insegnatemi nella scuola di medicina orientale.
Ad esempio nulla vieta ai maestri di shiatsu di avere rapporti sessuali con le pazienti trattate, senza badare al loro stato civile o, peggio ancora, alla loro età. Nella mia esperienza medico-ambulatoriale mi accorgevo del grande potere ipnotico dell'Agopuntura e della medicina tradizionale cinese in generale, dal fatto che le pazienti, soprattutto giovani donne, erano letteralmente incantate dal mio modo di fare durante l'attività medico-professionale. Si era creato cioè un transfert ipnotico indistruttibile, che andava oltre il semplice rapporto medico-paziente, come quello che si può stabilire semplicemente fra un medico di base e un suo qualsiasi assistito.
Pensieri di adulterio e violente tentazioni sono stati all'ordine del giorno per un certo numero di anni, fino a quando l'opera di un Sacerdote esorcista mi ha liberato dall'influsso negativo del Taoismo sulla mia vita spirituale.
Il giorno dopo il primo esorcismo il continuo viavai di giovani pazienti nel mio ambulatorio cessò improvvisamente, e questo fu un segno della divina Provvidenza, che mi fece molto riflettere e considerare in senso critico tutto il mio operato di medico agopuntore e nello stesso tempo di medico di medicina generale.
Infatti, fino ad allora mi ero dedicato alla cosiddetta medicina integrata, o meglio olistica, senza considerarne né i pericoli, né le contraddizioni intrinseche ad essa. La mia coscienza di cristiano "sulla carta" era letteralmente sconvolta dai danni da me provocati a catena sulla vita spirituale di tutti quelli che, uomini e donne, si erano sottoposti ad un trattamento di medicina tradizionale cinese.
Ho accennato anche agli uomini, perché su questi ultimi, benché non ci fosse alcuna influenza di tipo sessuale, si estendeva, o meglio si esercitava, un influsso indipendente dalla mia volontà, sempre di tipo ipnotico, che li portava ad essere succubi del mio operato.
È stato dopo il primo esorcismo, al quale ne sono seguiti naturalmente degli altri, che ho cominciato a rendermi conto, a livello cosciente, della pericolosità di tutte le discipline mediche bioenergetiche, le quali svuotano la parte conscia della persona, facendo emergere ed imperare in essa tutti gli impulsi dell'inconscio e del subcosciente. Quest'ultimo è la parte dell'inconscio che si manifesta durante i sogni e che quindi dovrebbe rimanere sopito durante la veglia. In realtà durante tutti i sette anni in cui mi sono dedicato alla medicina esoterica era come se non ci fosse alcuna linea di demarcazione fra l'attività onirica e l'attività dello stato di veglia.
Mi sono trovato cioè nella stessa condizione dell'individuo psicotico in cui, per dirla con il filosofo Schopenhauer, che considera la follia come un lungo sogno e il sogno come una breve follia, non esiste soluzione di continuità fra realtà e fantasia.
Devo dire ora, a posteriori, che mi è andata bene riguardo agli effetti che la medicina esoterica poteva produrre sulla mia psiche e che veramente ho "scherzato a lungo con il fuoco". Purtroppo, nonostante non ci sia stata alcuna azione demolitrice sulla mia psiche da parte dell'Esoterismo, tuttavia mi rendo conto ora, a posteriori, che la mia vita spirituale ne è risultata gravemente compromessa. È così che si spiegano tutti i miei insuccessi nel tentativo di testimoniare quella che ora considero solo una fede "intellettuale", che non cambiava né il mio né l'altrui animo, ma anzi era motivo di scandalo per me e per il prossimo, a causa della mia totale incoerenza e durezza di cuore. Ho ancora moltissimo da raccontare, ma per ora mi fermo qui.
In precedenza ho ricordato l'attinenza della medicina energetica al campo della parapsicologia, adesso desidero ancor meglio evidenziare i legami tra queste due discipline. 
Durante una esercitazione di bioenergetica medica, in particolare di kinesiologia applicata, un medico, docente di un centro studi di Bologna, passò a circa 10 cm di distanza dal mio corpo, disteso sul lettino da visita, il palmo della sua mano, percorrendo, come lui asseriva, in senso controcorrente energetica il meridiano del fegato; 10 cm sono all'incirca la medesima distanza alla quale una mia paziente pranoterapeuta passò successivamente le mani sopra il corpo di un'altra mia assistita durante un esperimento che volli effettuare nel mio ambulatorio, dopo aver conseguito il diploma di Bioenergetica Medica.
In quest'ultima circostanza ho potuto sperimentare di persona il potere magico della Pranoterapia, che non ha nulla a che fare con la scienza, in quanto il famoso "fluido" dei pranoterapeuti non è altro che "energia termica di origine occulta", che si sprigiona in particolari occasioni da persone che presentano sempre una personalità disturbata, anche se i disturbi possono essere più o meno allo stato latente.
Nella circostanza di Bologna si verificò un indebolimento generalizzato di tutti i miei gruppi muscolari, nel mio ambulatorio la paziente "cavia" avvertì dapprima il calore, poi all'improvviso, freddo pungente. Quest'ultima sensazione fu avvertita nel momento stesso in cui io, come medico sperimentatore, mi misi a pregare interiormente, in silenzio, per non interrompere la sensazione di caldo avvertita dalla donna che stava sul lettino.
La pranoterapeuta, che stava operando sopra tale paziente, rimase esterrefatta, perché le avevo mandato a monte la seduta, che oggi con buone ragioni posso considerare un rito magico, alla pari di quello compiuto durante l'esercitazione da me prima ricordata, in cui l'energia che scorreva lungo il canale energetico del fegato in senso antimeridiano aveva provocato l'indebolimento di tutta la mia muscolatura. Volendo fare una battuta di spirito, direi che l'unica differenza tra un caso e l'altro consisteva nel fatto che nella scuola ero un "apprendista stregone", mentre nel mio ambulatorio ero uno "stregone diplomato", da poco però riconvertito al Cristianesimo.
AI momento attuale mi è molto chiara l'equivalenza della Pranoterapia e della kinesiologia applicata: entrambe si trovano sullo stesso piano della Magia, cioè sullo stesso livello di qualcosa che non, è dimostrabile scientificamente, né è moralmente etico, in quanto anziché essere a servizio dell'essere umano, pone quest'ultimo in balia di forze occulte di cui egli stesso diventa "medium" nelle relazioni interpersonali. Nella stessa logica diventa lapalissiana la correlazione tra l'Omeopatia ad alte diluizioni (in cui cioè viene ampiamente superato Il numero di Avogadro e quindi nella soluzione non esiste neppure una singola molecola del rimedio omeopatico iniziale, ma solo la cosiddetta "energia del rimedio In questione) e l'Agopuntura esoterica di Van Ghi in cui bastano uno o due aghi per sortire l'effetto terapeutico per il quale in genere sono necessari almeno una decina di aghi.
Nell'epoca in cui invece ero studente di Bioenergetica Medica c'era, per me, una sostanziale differenza fra la Pranoterapia e la disciplina da me studiata in quanto quest'ultima mi veniva presentata con una parvenza di scientificità. Inoltre mi si parlava sempre di "medicina integrata" cioè della possibilità di affiancare la medicina alternativa alla medicina occidentale classica. Succedeva in pratica a me in quel periodo quello che accade a coloro che si avvicinano a movimenti pseudo religiosi come quello di Scientology o del NewAge.
In questi momenti inizialmente, infatti, viene mostrata totale compatibilità tra la fede cristiana e la dottrina pseudo religiosa della setta; successivamente però l'adepto si accorge di perdere progressivamente quei principi, quei fondamenti della religione cristiana che, purtroppo, conosceva solo superficialmente e diventa conseguentemente un apostata. Così in campo medico il neofita della Medicina Esoterica rimane intrappolato nella tagliola della concezione olistica dell'uomo, di cui si prenderà cura sotto l'aspetto somatico, psichico e spirituale (così almeno gli viene insegnato); diventa così medico e pseudo Sacerdote. A poco a poco le classiche conoscenze mediche imparate all'Università impallidiranno di fronte ai poteri magici che egli verrà via via acquistando ed egli stesso arriverà ad asserire di essere diventato una divinità.
A questo proposito mi ricordo di un episodio, in cui uno dei vari docenti di Medicina Alternativa affermò di sentirsi un dio in terra vero e proprio, per il fatto di avere a disposizione tutto lo scibile esoterico e nel contempo tutto il bagaglio culturale delle sue specializzazioni medico-universitarie ufficiali, che gli consentivano di curare qualsiasi paziente con ammirevole disinvoltura e sicuro successo.
Riaffiora qui il delirio di onnipotenza del superuomo di Nietzsche che non è più solo artefice del proprio destino, ma diventa addirittura manipolatore del destino altrui. Sono cioè io, medico-mago, a decidere come guarirti e che cosa guarirti.
Se cioè ritengo che la causa di tutti i tuoi mali fisici sia uno squilibrio dell'anima, allora ti somministrerò tutti quei rimedi omeopatici ad alta diluizione (vere e proprie "bufale" farmacologiche, o forse meglio, vere e proprie pozioni magiche) in grado di riequilibrarti la psiche e conseguentemente ... il soma!!!
Altri episodi che purtroppo ho percepito più tardi come "stonature esoteriche" fanno riflettere sulla grande pericolosità della maggioranza delle tecniche mediche alternative per l'equilibrio psichico della persona.
Tale pericolosità è direttamente proporzionale al coinvolgimento dei docenti delle predette discipline, in pratiche culturali orientali, o di ispirazioni orientale, come lo Yoga mentale e la MeditazioneTrascendentale dagli stessi insegnanti descritte come "pratiche divine".
Ora posso dire con certezza che ciò che mi impediva, durante la frequenza al corsi di Medicina Alternativa, di prendere posizione contro le eresie mediche propinate, o per lo meno di valutare criticamente quello che mi veniva insegnato, era il transfert ipnotico che si era stabilito tra il corpo docente e noi "poveri allocchi": medici neolaureati in cerca di una occupazione dignitosamente remunerata, che eravamo lì, nelle aule a bere fino in fondo il calice del veleno esoterico che ci veniva propinato. E lo stesso transfert ipnotico che in un secondo tempo si sarebbe instaurato tra noi "giovani maghi", neo-diplomati, ed i disgraziati pazienti che sarebbero finiti nelle nostre mani di "guaritori".
Ecco così spiegata la catena diabolica destinata a protrarsi all'infinito del transfert ipnotico-medianico terapeuta-paziente. Quest'ultimo poi "miracolosamente guarito", diventa a sua volta anello di tale catena ed aggancia da parte sua, attraverso la sua opera di propaganda, pazienti da sottoporre alle cure esoteriche del medico alternativo.
Oggi purtroppo si vive in un'era di nomadismo sanitario, come di nomadismo religioso. Si passa cioè disinvoltamente da un credo o movimento religioso all'altro, così come si passa da uno specialista all'altro, perché ci si è abituati ad un clima di relativismo che investe tutti i settori della vita sociale. Non c'è più un punto di riferimento certo, "un centro di gravità permanente" come direbbe Franco Battiato.
Unico punto di riferimento più stabile degli altri è il principio del piacere, che viene ricercato con ogni mezzo ed in ogni campo. E come se l'umanità avesse subìto una vera e propria regressione psicologica alla fase orale analitica (vedi Melania Klein) della psicanalisi, in cui l'essere umano bambino non desidera che soddisfare con immediatezza le sue pulsioni istintuali.
Ecco quindi spiegata la motivazione per cui un'alta percentuale di persone si rivolge al medico alternativo: un tuttologo in grado di risparmiare al paziente tutta la trafila di analisi, visite specialistiche, indagini strumentali, tickets sanitari. Una figura sanitaria nuova che molto spesso lavora in équipe, insieme ad altri medici esoterici ed utilizza apparecchiature (apparecchiature di Voli, Nora, ecc.) in grado di fare ai malcapitati pazienti "accurati check-up bioenergetici" basandosi su principi magici ed occulti della medicina tradizionale cinese.
A volte tali check-up vengono fatti alla maniera dei famosi medici agopuntori cinesi cosiddetti "scalzi" senza l'ausilio di alcuna apparecchiatura, ma sfruttando solamente i test più semplici, con quelli della Kinesiologia applicata, che si fonda sempre sulla teoria dei meridiani Agopunturali, e peggio ancora praticando l'esame dei polsi, per il quale si fa affidamento soltanto sul grado di sensitività del terapeuta esoterico.
Quest'ultimo, dulcis in fundo, potrà addirittura evocare le potenze spiritiche collegate con i vari punti dell'Agopuntura, pronunciando ad alta voce in cinese il nome degli stessi punti. Perché, testuali parole di un docente della scuola della medicina integrata di Bologna:
"La pronuncia ad alta voce dei punti Agopunturali nella lingua originale produce un effetto più rilevante sul paziente".

Testimonianza del Dr. Giuseppe Delicati, 
tratta da "Una voce grida...!" n.12 dicembre 1999